| Note |
Il frammento appartiene al gruppo di undici papiri inviati da Medea Norsa a Carlo Anti nel 1935 per sperimentare nuove tecniche di restauro e di fotografia. Sulla base di elementi contenutistici interni (una clausola tipica dei documenti ossirinchiti, l. 9, e l’apposizione della data -anno nono di Adriano- in calce al documento), è possibile ipotizzare la provenienza del papiro da Ossirinco. Il frammento conserva i resti di due colonne; della prima sono superstiti le parti finali di 16 linee, della seconda buona parte di 31 linee, riportanti un contratto di affitto di lavori in un vigneto. Probabilmente il documento era parte di un tomos synkollesimos che raccoglieva i contratti di affitto delle terre del possidente Antiochos (citato in col. I 14 e col. II 2, 3, 14, 19, 20). I fittavoli sono Petechon (col. I 2) e Asklas (col. II 20). Sono riscontrabili quattro mani di scrittura: la prima trascrive la colonna I in una corsiva slanciata; la seconda copia col. II 1-22 in una corsiva più minuta; la terza; l’ultima trascrive col. II 29-31 e le annotazioni presenti sul verso. (Dalla cartella“Papiro Norsa d (?)”). Il testo è pubblicato da A. Soldati in AnPap 26, 2014, pp. 144-151.
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